sabato 3 settembre 2011

Francia 2011

Ennesimo, ormai, viaggio in Francia, soprattutto Bretagna.
L'obiettivo di partenza erano i fari, ovviamente a questi si è aggiunto tutto ciò che li contorna: coste, gabbiani urlanti, tramonti, nuvole, sole, vento, nebbia a volte, maree di cui i nostri occhi, ed il nostro cuore, si sono riempiti.

Cominciamo banalmente con il percorso:

Milano - Eguisheim - Giverny - Mont St.Michel - Cancale - L'Arcouest/Ile de Brehat - Brignogan Plage - Aber Wrac'h - Aber Benoit/StPabu - Portsall - Trezien - Pointe de Kermovan - Le Conquet -St.Mathieu - Plougonvelin/Fort de Bertheaume - Pointe du Raz - Pont Aven - Carnac - Foresta di Paimpont - Amboise - Chenonceau - Chambord - Moulins - Passo del Moncenisio - Milano

17 giorni - dal 12 al 28.8.2011; 3560 Km

2 Equipaggi composti ciascuno da 2 umani (?) e un cane

Intanto posso anticipare che è andato tutto benissimo, a parte la fila di quasi tre ore 
per accedere alla galleria del San Gottardo ed  una piccola disavventura a Giverny; la temperatura non è stata alta, ma durante il giorno accettabilissima, personalmente speravo di poter scrutare il cielo notturno ma se non le nuvole, era il freddo notturno a scoraggiarmi !
Eguisheim


12.8.2011 partenza da Milano nel primo pomeriggio, direzione Eguisheim in Alsazia. Passiamo quindi dalla Svizzera (40 CHF per la vignetta !!!), presto ci viene preannunciato dai cartelli che c'è fila al San Gottardo. Ce la sorbiremo per quasi tre ore ed arriviamo ad Eguisheim in serata.Conosciamo già questa cittadina, l'abbiamo vista in inverno ed era nostro desiderio rivederla in estate in quanto piuttosto caratteristica e definita "Ville fleurie", il parcheggio lo conosciamo già, 
è vicino al cimitero in quello che sembra un piccolo centro sportivo, troviamo lì altri camper.
Pioviggina ma tentiamo un giro dopo cena.....fallito......

13.08.2011 La visita "estiva" alla cittadina ci soddisfa ampiamente. Dopo pranzo partiamo per Giverny, il paese di Monet.
E' piuttosto lontano, ora siamo vicinissimi ancora alla Svizzera e dobbiamo andare oltre Parigi: quindi.....gambe in spalla....e via. Come al solito facciamo solo statali, la strada diventa un po' monotona, ci fermiamo per pranzare e pause caffè; in serata arriviamo a Giverny ma troviamo i parcheggi adatti ai camper ormai chiusi, evidentemente non si può pernottare (errore!come vedremo poi) ci spostiamo a Vernon per la notte, al parcheggio Lidl. Pascolo cani dopo cena e poi nanna.

14.08.2011 Torniamo per tempo a Giverny, il parcheggio è ancora chiuso, forse aprirà alle nove.....ci mettiamo in fila alla sbarra per non ingombrare la rotonda (non ci sono molti spazi) e attendiamo. Intanto Mario nota che ci sono sette o otto camper che hanno trascorso la notte all'interno del parcheggio.
Arriva verso le nove l'addetto ai parcheggi e pensiamo di poter entrare......no! l'incaricato è molto chiaro: "E' completo, andate al municipio......il parcheggio è riservato ai pullman"
E' completo? ma se è vuoto........500 posti di parcheggio.......l'incaricato insiste "c'est compléte.......reservè aux pullman.
A parte che non ci sono cartelli che limitano l'accesso ai camper, a volte capita di trovare segnalazioni che chiedono di rivolgersi al municipio o all'ufficio del turismo per la sosta, ma qui non c'è nulla........"apri almeno questa cavolo di sbarra" che sgombriamo la strada, poi se dobbiamo andare al municipio (a fare che?)  ci andiamo anche......Piove, ma gli animi si scaldano, arriva un pullman di turisti giapponesi, li scarica e non potendo fare altro parcheggia in retromarcia all'uscita del parcheggio. Il tizio del parcheggio se ne va senza aprire le sbarre, sono ormai passate le nove.....ma che sistema è?
I nostri uomini intendono bloccare l'accesso al parcheggio fino alla soluzione del problema, da parte mia dico che ce ne possiamo anche andare, Monet può fare a meno della mia visita! Ce ne andiamo, ma ho intenzione   di scrivere appena possibile un'email alla Fondazione Monet e al Comune. (Nel momeno in cui scrivo il post l'ho già fatto e per ora non ho avuto risposta).
Decidiamo di andare verso Le Mont St.Michel che conosciamo già, vediamo se questa volta ci capita una marea decente!
Le Mont St.Michel
Arriviamo e prendiamo posto nell'area camper (€ 9,50) vicino al campeggio,
è molto ridotta dall'ultima volta che Maurizio e Renata ci sono stati,
ma troviamo comunque posto. Abbiamo bisogno di camminare e
nel pomeriggio ci avviamo a piedi verso il Monte senza però entrare, c'è molta gente e molto traffico.
Al rientro ci fermiamo a vedere la nuova diga che consente il flusso ed il deflusso della marea, trattenendo la sabbia che in questi anni ha modificato molto la baia ed il corso del fiume, causando alluvioni a monte ed impedendo l'alta marea nella baia.

15.08.2011 Partiamo per Cancale per degustare le famose ostriche; appena arrivati troviamo l'indicazione per il parcheggio camper, è a tutti gli effetti un'area di sosta che sembra lontana dal paese, ma in effetti non lo è.....non più di altri parcheggi per le auto. Poi verificheremo che in paese non c'è posto ne per le auto ne tanto meno per i camper.....ma qui sono organizzatissimi e trovano soluzioni per tutti.
Ostriche a Cancale
Andiamo verso la fine del paese dalla parte opposta, al porto e come qualcuno ci aveva raccontato, troviamo le bancarelle che vendono ostriche ad un ottimo prezzo: le mangiamo seduti sul muretto sopra la baia degli allevamenti e buttiamo, come tutti, i gusci giù in spiaggia......ce n'è una montagna! C'è bassa marea e possiamo passeggiare brevemente in mezzo all'allevamento.
Completiamo il pranzo di ferragosto: le donne con una crèpe e i maschietti con un panino wurstell e patatine (Mario non ha nemmeno mangiato le ostriche, proprio non ci è riuscito, nonostante la buona volontà di assaggiarle)
Ci spostiamo verso la Pointe de L'Arcouest dove troviamo un grande parcheggio sui prati  (€ 6 al giorno - N 48°49'16.30"  O 3°1'02.06") prima dell' imbarcadero da dove partono le Vedettes per l'isola di Brehat, in progetto per l'indomani.
Possiamo pernottare e facciamo anche un giro sulla spiaggia lì vicino.

16.08.2011 Ci rechiamo all'imbarcadero e subito ci imbarchiamo, il tragitto dura circa 10 mn, sull'isola non si può girare in macchina, solo a piedi o in bicicletta. Ci procuriamo una cartina dell'isola e via.......passiamo per il paesino de Le Bourg dove comperiamo le baguettes necessarie per il pranzo al sacco, e camminiamo verso il faro sulla punta estrema dall'altra parte dell'isola (mi pare circa 3 km). La vegetazione è quasi mediterranea, l'isola infatti gode di un clima mite, nonostante sia sulla Manica, e d'inverno la temperatura minima non scende sotto i 6 gradi.
E' una bella giornata, all'inizio un po' freschina ma con il passare delle ore diventa più calda, la passeggiata è piacevole e quando arriviamo al faro ci si apre di fronte tutto un altro paesaggio: questo lato è più selvaggio, la costa ricorda un po' quella di Granito Rosa (Ploumanach), la vegetazione è bassa, erica e prati soffici, molto molto bella.
Isola di Brehat
Dopo aver mangiato, Renata parte in caccia di gabbiani con la macchina fotografica, io riposo (sveglia) ed i maschietti fanno una pennichella.(e anche le nostre bestiole)
Ci aspettano altri 3 km circa per il ritorno, poi scopriremo un po' di più, ci fermiamo a Le Bourg per una bibita fresca; quando arriviamo all'imbarcadero c'è ormai bassa marea e per raggiungere l'attracco delle Vedettes dobbiamo camminare ancora per 800 mt circa lungo la costa,dove l'acqua consente sempre l'avvicinamento dei traghetti.
Anche all'arrivo dobbiamo scendere a circa 800 mt. più lontano da dove siamo partiti e.......cammina cammina, raggiungiamo i camper .......stanchezza! Doccia, relax, pappa e nanna.

17.08.2011 Partiamo per la costa degli Aber, passiamo però prima da Brignogan Plage dove troviamo il menhir più alto di Francia (8 mt) sormontato da una croce, sarà per questo che è il più alto? Andiamo verso il faro e lasciamo i camper nell'apposito parcheggio adiacente il camping du Phare, pranzo e passeggiata.
Ci spostiamo poi verso l'Aber Wrac'h (gli aber sono estuari di fiumi molto profondi, come fiordi, ma le cui rive non sono così alte, anch'essi subiscono le maree) dove vogliamo vedere il faro dell'Ile Vierge che, pare, sia raggiungibile a piedi con la bassa marea. Dopo una breve ricognizione a Lilia cerchiamo un posto per la notte e troviamo il camping La Greve Blanche, grigliata e riposo.

18.08.2011 Come dice Maurizio, siamo andati a letto che era Agosto e ci svegliamo a Novembre......nebbia fitta e freddo......., facciamo un giro lungo la costa per capire dov'è il faro dell'Ile Vierge, ma c'è poco da capire , non si vede nulla.
Torniamo a Lilia, acquistiamo qualche souvenir in attesa che si alzi la nebbia,
arriva l'ora di pranzo e ancora non si è alzata, pioviggina anche; facciamo
un giro e si alza il vento, forse spazzerà la nebbia? Un po' sì, in effetti comincia a vedersi la sagoma del faro, anche se all'inizio diamo della visionaria a Renata che dice di cominciare a vederlo: è molto alto, 82 mt circa e lo si capisce anche da lontano quanto sia imponente. Ci dicono che non si può andarci a piedi, ma ce ne accorgiamo da soli, la bassa marea non scopre del tutto il fondo che ci divide dall'isola; evidentemente, visto che non ce lo siamo sognato, bisogna aspettare dei coefficienti di marea più alti e non è questo il caso.
Ci spostiamo poi all'Aber Benoit, seguendo la route touristique che passa sopra gli aber,  e precisamente al Camping di Saint Pabu.
Tramonto dalle dune di St.Pabu
Appena piazzati i camper andiamo sulle dune e poi scendiamo sulla magnifica ed enorme spiaggia bianca dove i nostri cani si sfogano: Koko a scavare  e Siria a correre come una pazza in acqua e fuori. Torneremo dopo cena a vedere il tramonto e i fari che man mano si accendono: fa freddino ma il panorama è magnifico.

19.08.2011 Torniamo a passeggiare con i cani, è troppo bello camminare sulla spiaggia .......sulla sabbia ci sono le impronte dei gabbiani.......ma come? Ce n'è anche uno zoppo, si vede un'impronta di zampetta ed un buchetto, una zampetta ed un buchetto e così via.....povero!
Portsall
Io e Maurizio abbiamo voglia di moules e frites (cozze e patatine fritte), quindi ci dirigiamo verso Portsall sperando di trovare qualcosa: arriviamo in questo borgo adagiato intorno ad una piccola baia, passeggiamo fino al molo ed intanto vediamo un ristorantino promettente.......ci torneremo dopo un po'.
Qualche acquisto e poi sul molo troviamo un tabellone che ci indica il punto dove nel 1978 era affondata la petroliera Amoco Cadiz e ne racconta la storia....impressionante! E' sconvolgente immaginare com'era ridotto questo magnifico posto in quel periodo.....
Nel frattempo scatto un po' di foto, quest'anno mi è partita la mania delle nuvole......
Torniamo al ristorantino dove gusteremo delle appetitose e saporitissime cozze, Renata e Mario non gradiscono ma troveranno altro di altrettanto appetitoso.
Ripartiamo per seguire come da programma la Route Touristique che segue tutta la costa (dobbiamo cercare, per puro gusto, una casetta che Renata ha visto con Google Earth e che per gioco "dovrebbe" comperare....); questo ci permette di scoprire la magnifica costa che va da Trémazan, sulla parte opposta della baia di Portsall) e Penfoul, sono pochissimi chilometri da non perdere.
Non possiamo fare a meno di lasciare i camper in un ampio parcheggio sterrato e passeggiare nei sentieri delimitati per non rovinare la vegetazione. Foto a profusione..............
Ah.....abbiamo riconosciuto la "casa di Renata" ....non male, devo dire!
Proseguiamo verso Trezier dove c'è un faro, troviamo l'area di sosta ben indicata, ci spaparanziamo per un ricco aperitivo (una abitudine che quest'anno però, dato il freddo serale, non abbiamo potuto sfruttare adeguatamente), fotografiamo un po' di tramonto, andiamo sulla spiaggia in un buio ormai pesto a vedere i fari che si accendono.
Il "nostro" faro è visitabile solo il pomeriggio, ma non abbiamo fatto in tempo.....vedremo domani.

Pointe de Kermovan
20.08.2011 Dopo tutto abbiamo altri fari da vedere, quindi andiamo solo a scattare qualche foto dall'esterno e proseguiamo per la Pointe de Kermovan: ma che bel posto! Passeggiamo tranquillamente lungo tutto il promontorio, il faro non è visitabile ma l'ambientazione è magnifica.
Dopo pranzo attraversiamo la passerella pedonale che scavalca la baia e che unisce i due promontori, entriamo a Le Conquet dove gironzoliamo un po' e gustiamo delle stupende crèpes.
Faro di St.Mathieu
Proseguiamo verso il faro di Saint Mathieu a pochi chilometri da qui, dove Maurizio,Renata e Mario riusciranno finalmente a salire, io no, sono stanca e comincio ad avere problemi al ginocchio, più qualche problemino di vertigine e così rimango giù e curioso qui e là: c'è una chiesetta, i ruderi di un'abbazia e un tabellone esplicativo della costa e dei fari dell'arcipelago della Molène e dell'Isola di Ouessant visibili all'orizzonte.
Dormiamo qui nel prato o andiamo alla prossima tappa dove dovrebbe esserci un'area camper? Andiamo avanti di 15 km circa al Forte di Bertheaume dove infatti troviamo l'area camper, molto frequentata.


21.08.2011 Le visite al Forte iniziano alle 11 e dista solo 500 mt circa, quindi ci possiamo alzare con tutta calma.
Panorama dal Forte di Bertheume
Il Forte si estende dal promontorio a due isolette collegate da ponticelli, la visita si svolge prevalentemente all'esterno, solo all'inizio si visitano alcune stanze dove sono state allestite delle mostre, sia di materiale recuperato da relitti, sia di fotografie.
Dalla parte più alta dell'isola più estera ci si può lanciare in uno spericolato attraversamento con la carrucola che nessuno di noi azzarda.
Mangiamo e decidiamo di ripartire, ma invece di andare verso la prossima tappa in programma (Pont Aven),  passiamo da Pointe du Raz dove Maurizio e Renata non hanno mai trascorso la notte, lo scopo è cogliere un bel tramonto.
Saremo ben ripagati da questa decisione: mangiamo in fretta per avviarci a piedi verso la scogliera sulla punta estrema, ci troviamo parecchia gente che ha avuto, ovviamente, la stessa idea.
A questo punto inizia uno spettacolo mai visto: un tramonto eccezionale con colori spettacolari, voli di gabbiani in controluce, le macchine fotografiche scattano all'impazzata, poi ci si ferma per godere appieno della stupenda visione e poi ancora .....via con le foto perché i colori man mano cambiano, il sole esce dalle nuvole dove si era parzialmente nascosto e comincia a tuffarsi in mare, sparisce, ancora voli di gabbiani.
Tramonto e fari a Pointe du Raz
Poi, man mano che il cielo si oscura, cominciano ad accendersi i fari delle isole di fronte quelli sulla costa; siamo veramente rapiti dalla bellezza di questa immagine, il sole è tramontato ma in quella direzione c'è ancora luce.
Facciamo molta fatica a staccarci da lì, tanti ormai stanno facendo ritorno ai parcheggi, ma noi esitiamo ancora, poi, con una certa riluttanza e girandoci spesso, torniamo anche noi.
Questa sera la Pointe du Raz ci ha fatto un magnifico regalo, personalmente farò fatica ad addormentarmi.

22.08.2011 Lasciamo Point du Raz e ci dirigiamo verso Pont Aven, città dei mulini e dei pittori, che ci accoglie con un bel traffico; tentando di districarci e cercare un parcheggio troviamo poco fuori dal centro uno sterrato dove sono parcheggiati altri camper. (N47°51'32,56"  O3°44'38,79")  
Pont Aven
Ovviamente ci andiamo subito e scopriamo di essere vicino ad un piccolo fiume, passato il ponticello c'è un comodo sentiero che porta in centro.
Facciamo un giro, il luogo è simpatico ma personalmente non lo trovo entusiasmante: ci sono i mulini e anche tante tante gallerie d'arte, un porticciolo fluviale e tanti negozietti.
Inizia a piovere. Ceniamo e dormiamo al parcheggio. 

Allineamenti di Menec
23.08.2011 Rotta verso Carnac dove ci fermiamo agli allineamenti di Menec, facciamo un giro, acquistiamo qualche souvenir poi andiamo verso il paese di Carnac dove troviamo posto al parcheggio dei pullman, in realtà pieno di macchine (meno male che non è giorno di mercato, se no.......avremmo dovuto cercare altro).
Poi a piedi scendiamo verso Carnac Plage, abbiamo intenzione di mangiare ostriche e cozze.
Troviamo anche un mercato e gironzoliamo un po', poi mi fermo a leggere il menù di un ristorantino dove offrono l'aperitivo gratis.
Siccome un posto vale l'altro e questo non ci sembra peggio degli altri, ci fermiamo: l'aperitivo è una flute di ....boh ...qualcosa alla fragola, forse vino molto leggero, ordiniamo ostriche di antipasto e cozze, insalata e omelette.
Poi finalmente riusciamo a vedere il mare di Carnac, si vede la penisola di Quiberon,  ma tanto i cani non possono andare sulla spiaggia quindi....dietro front e rientro ai camper.
Andiamo verso la Foresta di Mago Merlino a Paimpont, precisamente al campeggio di Camaret che Mauri e Renata già conoscono.
Non l'ho ancora scritto, ma ovviamente tutti i trasferimenti sono inframezzati da soste caffè e quatre-quart, spesa, gasolio, ricerca baguette e croissant,  e anche adesso succede, decidiamo di fare una grigliata stasera, quindi prendiamo l'occorrente.
Il campeggio è delizioso ma il tempo no.....a tratti pioviggina, ma riusciamo comunque a fare la grigliata che mangeremo in camper.

24.08.2011 Andiamo subito alla Fontaine di Barenton, che io e Mario abbiamo già visitato; ci era piaciuta tanto questa passeggiata nella foresta e ben volentieri accompagniamo Renata e Maurizio.
Arriviamo subito ed è quindi ancora presto, meglio così perché troppa gente guasterebbe la magia del luogo.
Si cammina una mezz'oretta, con molta calma, in un bosco di felci altissime ed alberi, nel silenzio ti sembra di intravedere i folletti che sbirciano, arriviamo alla Fonte che immediatamente ci "sorride".......così si dice quando dal fondo salgono delle bolle. Maurizio siede sulla roccia di Merlino, si dice che se vi veniva versata l'acqua della fonte si sarebbe scatenata una tempesta.
La fonte non ci sorride più e quindi prendiamo la via del ritorno, facciamo un caffè e andiamo a cercare la Val Sans Retour o des Faux Amants (valle senza ritorno o dei falsi amanti), ma ci dicono che è piuttosto impervia e non abbiamo voglia di faticare, quindi arriviamo passeggiando solo all'Albero D'Oro (nulla di leggendario, si tratta di un albero d'oro che delimita la zona di un incendio che tempo fa devastò questa parte di foresta).
Pranziamo ai camper e con molto, molto dispiacere ci apprestiamo a lasciare la Bretagna, direzione Amboise, al Camping de l'Ile D'Or.
In serata riusciamo a fare un breve giro in centro, e decidiamo di restare due notti lì per visitare anche il castello di Chenonceau a soli 13 km.

25.08.2011 Programma della giornata: mattino visita al Castello di Clos-Lucé (ultima abitazione di Leonardo da Vinci), pranzo, uscita per il Castello  di Chenonceau con un camper solo, cena al ristorante del campeggio.
Giardino del Castello di Clos-Lucé
Bene, la visita al castello di Clos-Lucé è molto interessante, più del castello stesso ci entusiasma il giardino cosparso di riproduzioni delle invenzioni di Leonardo, registrazioni anche in italiano (!), piazzate in ameni angolini dove Leonardo stesso (!), oppure il suo assistente(!!), ci raccontano il perché ed il percome delle sue genialate!!
Devo dire che siamo molto orgogliosi che fosse italiano e ci teniamo a precisare ogni momento che non si dice "Leonard de Vinsì"...... a parte gli scherzi, la mostra è fatta benissimo e tocca tutti gli argomenti che Leonardo stesso a studiato compresa la botanica, come la rugiada cade da una foglia all'altre e perchè,  l'uso del colore nella pittura studiando come la luce attraversa l'atmosfera, lo studio dei volti...............insomma bellissimo e consigliato a tutti.
Per la visita a Chenonceau, Mario ci fa da autista e poi rimane in camper a dormire con i cani (un po' invidiato da Maurizio devo dire.....), non ha voglia di rivedere questo castello che abbiamo già visitato.
Io invece torno volentieri, soprattutto per i giardini.
E' molto affascinante con le sue arcate sul fiume Cher, ma c'è veramente tanta tanta gente, a volte bisogna fare la fila per accedere alle stanze.
Torniamo dal Mario che si è appena svegliato e ci prepara il caffè: bella lì, Stringa!
Alla sera, come previsto mangiamo al ristorante del campeggio cozze a volontà e altro.......

26.08.2011 Il programma prevede la visita al Castello di Chambord : pioviggina, entriamo tutti e quattro lasciando i cani nei camper......tanto non fa caldo per nulla e non soffriranno.
Il castello è maestoso come ricordavo, c'è da perdersi a girarlo tutto e piace molto anche a Renata e Maurizio che lo vedono per la prima volta.
Dopo pranzo cominciamo a portarci avanti con il viaggio di ritorno, ci fermiamo per l'ora di cena a Moulins dove, con un po' di difficoltà, troviamo l'area camper: questa notte darà un duro colpo alle nostre finanze, l'area costa ben  0,10 € all'ora...............................senza parole.........................(N 46°33'29.69"  E 3°19'28.48")
Piove.......

27.08.2011 Va bene che i camperisti sono anche buoni camminatori, ma l'area è proprio un po' distante dal centro, anche se si vedono le guglie delle cattedrali al di là del ponte, magari all'inizio del viaggio saremmo andati a piedi ma ora siamo un po'stanchi.
Dopo aver pagato la stratosferica cifra di 1,50€ per lasciare l'area , ci andiamo in camper, se troviamo parcheggio bene se no....au revoir......lo troviamo......comodissimo, vuoto, senza divieti per i camper e soprattutto gratuito il sabato e la domenica, e oggi è sabato.
Cattedrale di Moulins
Andiamo a visitare entrambe le cattedrali, più imponente la prima, più modesta la seconda, ma entrambe con magnifiche vetrate, solito giro baguette croissant e ripartiamo.
Alla sera raggiungiamo l'area camper di Aiguebelle, ai piedi del Moncenisio, dove dormiamo ( N 45°32' 35.16" E 6°18' 22.35")

28.08.2011 Ecco arrivato l'ultimo giorno, la prossima tappa è Milano. La malinconia ci aveva già colto nel lasciare la Bretagna, ora ne arriva ancora un pochino.
Con tutta calma partiamo verso il Col du Mont Cenis percorrendo la bella strada e la non difficile salita.
Una volta superato il passo, scendiamo al lago per una ripida stradina (mi preoccupa un po' la risalita), ci sono molti camper, tanti italiani, ormai.......
Pranziamo con tutto comodo e ripartiamo, la discesa dal passo verso l'Italia è lunga .....chissà farla in salita.......raggiungiamo Susa, l'autostrada, area di servizio per un caffè espresso, finalmente dopo 17 giorni di moka, e poi casa.

Anche questo viaggio è terminato, abbiamo tanti bei ricordi e trascorso tanti bei momenti in buona compagnia, a breve cominceremo a programmare i giri d'autunno, il ponte di S.Ambrogio, il Capodanno.

Le fotografie che ho inserito sono a completamento delle descrizioni. Arriverà un post di Renata .............spero!

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