lunedì 24 gennaio 2011

Gouffre de Padirac - Francia 2010

Tra le molte entusiasmanti tappe del viaggio in Francia dell'ultima estate, vorrei sottolineare quella alla Voragine di Padirac, una particolarissima grotta che ci ha lasciato un bellissimo ricordo: si tratta infatti di una voragine di circa 35 m. di diametro e 100 di profondità  nella quale si scende tramite scale e/o ascensore, con un fiume sotterraneo,  chilometri di grotte sotterranee.
 In Google Earth con queste coordinate - 44°51'29.51N 1°45'01.36E -  si vede benissimo l'imbocco della voragine!
Ci arriviamo al pomeriggio e subito ci accolgono un parcheggio abbastanza pieno (in quello dei camper non sarebbe consentita la sosta notturna....) e una enorme coda alle casse; facciamo un primo giro d'orientamento, cercando di capire come organizzarci e veniamo a sapere che non vale proprio la pena di metterci in coda perchè rischiamo di non poter comunque entrare, inoltre non potremmo, anche arrivando alle casse, comperare i biglietti per l'indomani.
Solita riunione per decidere.......intanto spostiamo i camper in un praticello (44°51'24.57N 1°45'01.27E) molto vicino alle casse e dietro un bar, dove alcuni camperisti ci dicono di aver trascorso la notte; poi decidiamo di rilassarci per il resto del pomeriggio e andare il mattino dopo alla grotta.
Mario si offre volontario a mettersi in coda verso le 7 del mattino successivo, noi lo raggiungiamo verso le 8, siamo tra i primi a scendere alla grotta.

Già,  per me che soffro di vertigini (e anche un po' di claustrofobia) e ho una gamba "sifolina", è un  problema scendere le scale! Poi, una volta raggiunto il fondo .....mi prendono le vertigini anche guardare verso l'imboccatura della voragine su in alto sopra di noi....ma è normale??? Va beh....
Seguiamo il percoso indicato e ormai sotteraneo ed arriviamo all'attracco delle barche: si tratta di imbarcazioni a fondo piatto, condotte con un remo stile "gondoliere a Venezia"  e che possono trasportare 11 persone. Il barcaiolo ci fa sistemare (uhhh come dondola....per fortuna la barca è protetta dalle due banchine di cemento!!!!).... ci dice il suo nome, pregandoci di ricordarlo perchè potremo tornare solo con lui, diversamente resteremmo in grotta.......ah ah ah che ridere!

A parte la paura (mia e di qualcun altro), il percorso in  barca è stupefacente: ci allontaniamo dalla banchina ma non vediamo quella d'arrivo.......l'acqua sembra bassa, ma la trasparenza inganna, ad un certo punto il barcaiolo ci informa che non si tocca più...........il fiume procede sinuoso tra i muri di roccia......si vede (finalmente per me!)  la banchina di arrivo. Lì ci attende la guida che ci condurrà nel percorso a piedi.

Continuiamo a scendere, ci sono laghi ed enormi stalattiti, potrebbe sembrare la solita descrizione di una qualsiasi grotta ma l'ambientazione è molto particolare e da vedere, particolari anche alcune concrezioni  a fungo nei laghetti che degradano "a terrazze" verso il basso ; cominciamo a risalire e pian piano arriviamo alle barche ......eccolo, il nostro barcaiolo, ha appena scaricato un altro gruppo e noi ci precipitiamo a riempire la barca nuovamente.......non vorremmo restare in grotta ........

Il ritorno è ovviamente molto simile all'andata, se non fosse che ci viene presentatato il solito "scherzetto" finale, piuttosto frequente nelle grotte, ma qui siamo in barca...............infatti il barcaiolo finge una sbandata e mentre tutti gridiamo ..........ci viene scattata una foto! Bravi, complimenti.....e se mi fosse venuto un infarto?
Ovviamente esagero, l'attimo di paura non ha assolutamente rovinato la gita!

Altrettanto ovviamente acquisteremo poco dopo tre copie della fotografia, una per ogni coppia.

Lasciata la barca all'attracco, dove troviamo che si sta formando una lunga coda dei visitatori che si apprestano alla visita, torniamo verso la voragine che risaliamo in ascensore, una visitina al negozio di souvenir all'ingresso e ............fuori troviamo una lunghissima fila che supera persino il percorso di corde e arriva fino al primo parcheggio sopra l'ingresso: ci vorranno ore per queste persone, prima di poter entrare! Abbiamo fatto la scelta giusta!







Non ho fotografie dell'interno, come al solito nelle grotte non si può .........se qualcuno è interessato non può far altro che..........andarci! Ne vale proprio la pena, bisogna solo tener conto del grande afflusso nel mese di Agosto (e presumibilmente anche in Luglio) e organizzarsi di conseguenza.

sabato 15 gennaio 2011

Germania 2007

Trasferisco qui il post pubblicato sul blog Un filo di stelle

Proseguo, ovviamente a ritroso, il "viaggio" tra le mie vacanze: nel 2007 siamo stati in Germania con l'intento di percorrere la Strada Romantica, partendo da Fussen con la visita al famoso Castello Neuschwanstein.
La  Germania mi preoccupava un po' per la lingua, per me niente affatto intuitiva, ma qualcuno mi aveva detto che potevo cavarmela con un po' di inglese......bella storia! Prima cosa il mio inglese è scarso, seconda... quando tento di dire il poco che so mi si gonfia la lingua e farfuglio.....ma perchè?
Per fortuna non ho avuto molte occasioni di usarlo, inoltre ho la fortuna di avere un marito che, pur non parlando altro che l'italiano ed il dialetto milanese, ha la capacità di farsi capire e soprattutto di capire!!!! Come faccia non lo so, poche volte l'ho visto in difficoltà....
Purtroppo la giornata dedicata alla visita del castello Neuschwanstein non era il massimo, infatti ho le foto del castello avvolto nella nebbia........
Tutto il percorso è stato molto piacevole, le cittadine della Romantische Strasse sono deliziose, la campagna è "paciosa" ma il titolo di "da sola vale la pena del viaggio" è toccato a Rothenburg ob der Tauber: non solo il centro storico racchiuso nelle mura è una delizia, i negozi hanno vetrine sulle quali lasciare gli occhi (e dentro il portafoglio!!!) ...giostre in legno di tutte le dimensioni, oggetti in ferro battuto e dipinto, ma soprattutto abbiamo avuto la fortuna di capitare nei giorni di una festa con rievocazione storica.
 Per tutte le vie c'erano pittrici, artigiani, soldati, cucine da campo, balli e via dicendo; eravamo talmente  entusiasti che, avendo ancora una tappa programmata, l'ultima, a Wurzburg, abbiamo deciso al ritorno di fermarci nuovamente a Rothenburg e goderci quella magica atmosfera ancora per una giornata.
Rothenburg ob der Tauber


Castello Neuschwanstein

domenica 9 gennaio 2011

Mascaret sulla Dordogna - Francia 2010

Quest'estate abbiamo fatto l'ennesimo viaggio in Francia, paradiso dei camperisti, attraverso l'Alvernia, terra di vulcani, e l'Aquitania, regione occidentale, terra di vigneti.
Tutti i viaggi che abbiamo organizzato sono stati più che soddisfacenti, ma tutte le volte ci domandiamo qual'è il luogo o la situazione che, da solo"valeva la pena del viaggio", senza nulla togliere a tutti gli altri; quest'anno è stato, fuor da ogni dubbio, il Mascaret.
Cos'è? Presto detto.
Mentre organizzavamo il viaggio e studiando la cartina mi ricordo di qualcosa di particolare che avviene a nord di Bordeaux sulla Gironda, estuario dei fiumi Garonna e Dordogna, e che avevo visto in un filmato trasmesso alla tv: due volte al giorno la marea risale prima l'estuario e poi i fiumi,  in alcuni punti in particolare, grazie alla conformazione, si crea un'onda che i surfisti cavalcano. Uno di questi luoghi, il più frequentato, è St.Pardon - Vayres (vicino Libourne)
Mi documento e scopro che i giorni 11-12-13 Agosto sono quelli con i coefficenti di marea più alti e quindi, considerato che partiamo il 7, dobbiamo "galoppare" un po': deciso all'unanimità, ci si va!
Il primo Mascaret al quale possiamo assistere è all'alba (per puro caso,visto che nessuno, a parte Renata, aveva intenzione di alzarsi presto), troviamo già emozionante i preparativi dei surfisti, nel buio che precede l'alba, che si avviano ad incontrare l'onda; dopo circa tre quarti d'ora ormai albeggia e vediamo sbucare l'onda cavalcata dai surfisti ...... un'emozione profonda ci stringe la gola.....la luce particolare, il rumore dell'onda e l'urlo liberatorio dei surfisti che passano davanti a noi.....impagabile!
Assisteremo anche a quello della sera e del mattino dopo, ma l'emozione del primo resterà insuperata.....




p.s.: piccolo appunto tipicamente camperistico
A St.Pardon non esistono aree di sosta per camper, nè campeggi., noi però non abbiamo avuto problemi a sostare lungo le strade del minuscolo paesino, tra i camper e i furgoni dei partecipanti al mascaret. C'è solo un bar/ristorante.

Tappe del viaggio : Milano, Briançon, Lac de Serre Ponçon, Le Puy en Velay, Viaduc de Garabit (St.Flour), Gouffre de Padirac (Voragine di Padirac),  Rocamadour, Saint Pardon, Duna di Pyla, Bacino d'Arcachon, Cap Ferret, St.Emilion, Beyzac, Bourdielles, Brantome, Les Eyzies de Tayac, Roque Gageac, Domme, Montfort, Sarlat la Caneda, Hautefort, Uzerche, Puy de Dome, Vienne, Col de Lautaret, Briançon, Monginevro, Milano.

Oltre al Mascaret vale la pena di vedere tutto.........................anche se Uzerche e Vienne, pur consigliate da altri diari di viaggio e guide varie, non ci hanno entusiasmato.

Hanno partecipato al viaggio tre equipaggi: Gianfranco&Roberta, Maurizio&Renata, Mario&Nadia

Durata del viaggio: dal 7 al 29 agosto 2010


sabato 8 gennaio 2011

Capodanno in Toscana

N. 2 camper
Entrambi gli equipaggi sono formati da due "umani"  e un cane
Renata&Maurizio con Koko
Nadia&Mario con Siria



27 dicembre 2010
Partiamo un po' in ritardo, verso le 18.30, per un problema alla stufa di uno dei due camper.
Viaggiamo bene, non c'è traffico, ci fermiamo per una veloce cena e proseguiamo verso la prima tappa - San Gimignano - dove arriviamo poco dopo la mezzanotte; abbiamo il dubbio che l'area camper sia chiusa a quest'ora e ci dirigiamo verso il parcheggio S.Lucia , segnalato e un pochino più lontano dal centro, dove pernottiamo nella massima tranquillità.





28 dicembre - Compleanno di Renata
Auguri Auguri Auguri a Renny!!!! e consegna regali nascosti nei camper.
Dopo aver pagato 1€ per uscire dal parcheggio.....(la sbarra si abbassa dalle 8 alle 22) ci spostiamo all'area attrezzata S.Chiara, tanto sicuramente ci fermeremo un'altra notte, dove  c'è anche la navetta per il centro; dopo aver piazzato i camper, prendiamo la navetta che per fortuna trasporta anche le nostre cagnoline (...ona la mia).
Tutti noi abbiamo già visto S.Gimignano ma ugualmente e con piacere lo visitiamo. C'è un pochino di sole e dopo un po' ci accomodiamo ad un tavolino esterno di un locale sulla piazza principale: la festeggiata, unica astemia, ci offre una bottiglia di Vernaccia per fortuna accompagnata da stuzzichini vari (avevamo già ingurgitato fette di pizza la volo!).
Nel pomeriggio torniamo all'area camper, comincia a far freddino, relax, cena e chiacchiere.


29 dicembre
Partenza con comodo (Mario direbbe: e chi è questo che si è aggiunto?), il viaggio è breve, siamo diretti a Monteriggioni, un piccolo paesino chiuso nelle mura medioevali, la sua caratteristica è che da lontano sembra una corona poggiata sulla collina! Grande parcheggio, poca gente e quindi possiamo finalmente lasciar libere Siria e Koko che possono sfogarsi un po'.


La visita non richiede molto tempo comprendendo anche passeggiata sulle mura, rientriamo in camper e, dopo pranzo, andiamo all'Abbazia di San Galgano, l'unica località che esce dal percorso piuttosto lineare che abbiamo in progetto.Quando arriviamo è ormai pomeriggio inoltrato, c'è un grande parcheggio dove troviamo qualche altro camper; prima che faccia troppo buio e freddo andiamo verso l'Abbazia che si rivela essere in stato di decadimento, ora bel controllato......a me e a Renny  ricorda l'Abbazia di Jumiège in Normandia - lì denominata "uno dei più bei ruderi di Francia" -. E' affascinante girare per le navate che svettano verso il cielo aperto!


Lì vicino, sopra una collina più alta, c'è l'eremo di Montesiepi con la famosa spada nella roccia: è una passeggiata di pochi minuti, ci andiamo. 
Restiamo per cena e per dormire nel parcheggio ormai deserto; quando portiamo i cani a fare l'ultimo giretto è quasi inquietante andare verso il bosco che lo costeggia, ma da una parte si vede l'eremo e da un'altra colline con paesini illuminati, sembra di essere in mezzo ad un presepe.



30 dicembre
Dopo una tranquilla notte, partiamo per Bagno Vignoni, la tappa più lontana del percorso: questa località è caratterizzata da una piazza completamente occupata da una grande vasca di acqua termale sulfurea. Ora non è più balneabile - ci sono altre terme - ma pare sia stata utilizzata fin dai tempi degli Etruschi e sicuramente dai Romani e per tutti i secoli successivi.
Visitiamo anche un parco dove ci sono i resti archeologici di terme romane, persino delle docce, di mulini e dove scorrono ovunque rigagnoli di acqua termale.

Avevamo lasciato i camper in un parcheggio apposito ben segnalato all'ingresso del paese (l'ultima parte della strada è un po' ripida e sterrata, ma non sono più di 100 m. ), pranziamo e ci spostiamo a Pienza, a pochi chilometri.
L'area camper segnalata è vicinissima al centro, adiacente al parcheggio per macchine; troviamo due posti e....scopriamo che il giorno dopo, ultimo dell'anno, è giorno di mercato e dovremmo andarcene prima delle sette! Avremmo voluto fermarci qui per il "cenone in camper" di domani sera.......
Pienza è proprio bella, una piccola città rinascimentale con bei palazzi e portici in piazza, balconata verso la Val d'Orcia sottostante e piena di negozietti gastronomici, dove sono in vendita i tipici prodotti della zona: ovviamente ne approfittiamo!
Al parcheggio dobbiamo decidere che fare, alzarci presto domattina e ritornare dopo le 15 finito il mercato? Andarcene subito e tentare domani di festeggiare a Montalcino?......mumble mumble mumble.......Ok ce ne andiamo a S.Quirico d'Orcia a 10 km da qui, c'è un area sosta....poi si vedrà.
A S.Quirico troviamo subito posto, anche se man mano arriveranno altri mezzi, dopo cena facciamo quattro passi in paese......tutto chiuso salvo un bar in piazza, sono chiusi ovviamente anche gli Horti Leonini, giardini del '500.


31 dicembre
Decidiamo di andare a Montalcino e lì abbiamo una brutta sorpresa, niente di grave eh?, però le coordinate che avevo inserito nel navigatore non portano al parcheggio che Maurizio e Renata ricordavano (non più consentito ai camper), ma alla nuova area di sosta a circa due chilometri dal centro...........due chilometri in altezza però!
La strada è ripida e tortuosa, ci sono macchine parcheggiate ai lati.......mmmmmmh, ma dove stiamo andando?
Arriviamo all'area, nuova e con parecchi posti ma piuttosto stretta, scendiamo dai camper e ci guardiamo.........scendere a Montalcino non è un problema, ma risalire? Va bene che i camperisti sono in genere buoni camminatori ma non esageriamo, poi avremmo voluto festeggiare in centro l'ultimo dell'anno.......Degli operai lì vicino ci dicono che in estate c'è la navetta.........grazie!
Non ci mettiamo molto a decidere di andarcene, arrivederci Montalcino!
Torniamo a S.Quirico per il pranzo, dato che dobbiamo attendere le 15 prima di poter accedere al parcheggio di Pienza (mercato!); mentre siamo lì andiamo a vedere gli Horti Leonini........vietato l'ingresso ai cani ......ma come! nemmeno con il guinzaglio? e va beh, allora ditelo!
Gli uomini entrano e noi aspettiamo fuori con i cani, di solito facciamo i turni.....quanto tornano, non entusiasti, noi donnine decidiamo di non entrare.
Prima delle 15 siamo a Pienza e......sorpresa! Il mercato è evidentemente finito presto ed il parcheggio è pieno, ma pieno, di macchine. Vatti a fidare.........
Per fortuna c'è parecchio movimento, molti se ne vanno e  ci piazziamo al volo ( alla sera ci saranno sono una decina di camper e due o tre macchine).
La serata trascorre tra un ulteriore giro in centro, dove assistiamo all'accensione del falò, i preparativi del nostro cenone (antipasti vari ed abbondanti e "pici al ragù di cinghiale"), il cenone stesso nel camper di Maurizio e Renata che è più grande, quindi il ritorno in centro dove tra musica e balli, continua a bruciare la pira; il tutto condito da non eccessivi botti e scoppietti.
Auguri a tutti di buon fine anno e miglior principio!


1 gennaio 2011
Ci alziamo con una certa calma  e ci avviamo verso S.Anna in Camprena, un monastero a pochissima distanza da Pienza. Non ci fidiamo ad affrontare con i camper l'ultima parte della strada, sterrata ed in salita, per fortuna ci sono degli spazi giusti giusti per parcheggiare; quindi ci avviamo a piedi, per fortuna non è tutta salita e facciamo quindi una piacevole passeggiata.
Il panorama sulle colline senesi è, come per tutto il viaggio, veramente affascinante ma purtroppo il monastero è chiuso; ci guardiamo comunque un po' in giro, visitiamo un piccolissimo cimitero e giriamo un pochino tra gli ulivi, poi torniamo al camper.
Decidiamo di dirigerci verso un paese, visto all'andata, contrassegnato dall'indicazione "uno dei borghi più belli d'Italia" ; Maurizio e Renata si erano già fermati lì in precedenza a dormire ma non ci ricordiamo il nome.
Si tratta di Buonconvento, parcheggiamo dove previsto per i camper, proprio vicino all'ingresso del borgo; è ora di pranzo ormai e ci mettiamo a tavola tutti insieme per finire gli antipasti avanzati dalla sera precedente (veramente anche i "pici" riscaldati che gustiamo ancor di più....); quindi passiamo al cotechino con lenticchie come da tradizione.
La passeggiata pomeridiana, dopo la pennichella, si esaurisce in mezz'ora: sinceramente pensiamo che l'amministrazione comunale dovrebbe valorizzare un pochino di più il borgo che si è rivelato molto carino dall'esterno - le mura e poi la sera, l'illuminazione  - ma poco suggestivo all'interno. L'esperienza girovaga ci insegna che basterebbe veramente poco per rendere più caratteristici alcuni scorci del borgo.
Comunque ci fermiamo anche per la notte, siamo vicinissimi alla statale ma non ci piace l'altro parcheggio sterrato che c'è al di là del borgo, dove peraltro si fermeranno altri camper; dormiamo tranquillamente, non c'è un gran traffico.


2 gennaio
Anche questa vacanza è finita! E' ora di tornare a casa, il viaggio non presenta problemi, se non teniamo conto della statale Siena Firenze che ha un fondo veramente pessimo e di un po' di coda all'altezza della Modena- Brennero sull'A1. Compresa una sosta per il pranzo, alle 16.30 circa noi siamo a casa, Maurizio e Renata invece vanno prima a portare e ripulire il camper al loro rimessaggio: domani devono andare a lavorare, loro!





Premio "Da solo valeva la pena del viaggio": Pienza


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