lunedì 5 settembre 2016

Meta del viaggio? Il Castello di Baux

La meta del viaggio è quella indicata nel titolo, il Castello di Baux in Provenza, ma in effetti l'abbiamo presa un po' larga........

In origine avremmo dovuto dirigerci, con i nostri amici di sempre e altri nuovi camperisti, verso il Trentino Alto Adige per un fine settimana di grigliate: poi il maltempo che prevedeva un peggioramento proprio verso quelle zone ed un miglioramento verso occidente, ci ha spinti verso Cogne, una località che ben conosciamo e dove un novello camperista avrebbe trovato una situazione comoda per soggiornare. Da questo abbiamo preso lo spunto per dirigerci poi, solo io e Mario,  verso a Francia.

Quindi ci troviamo al mattino di sabato 23 aprile ioNadia, Mario con Siria la nostra cagnolona, Renata, Maurizio con  Zoe la loro cagnolina, ed i nuovi amici Antonella, Paolo con Bella e Blu, i loro cagnoloni : ebbene sì, saremo una carovana di 3 camper, 6 umani e 4 cani!!!!!!!

Come previsto il tempo migliora, ma rimane comunque piuttosto freddo; questo non ci impedisce di trascorrere due piacevoli giornate in compagnia. Dopo qualche momento di cautela nel mettere in contatto i due mini branchi (Siria+Zoe e Bella+Blu), anche i cani raggiungono un equilibrio più che accettabile.

Lunedì è il giorno di salutarci: io e Mario ci avviamo verso le nostre prossime mete, gli altri pranzeranno qui e poi rientreranno a casa.
Prima di lasciare la Valle D'Aosta ci dirigiamo verso l'Osservatorio di St.Barthélemy che da tempo volevo vedere e magari visitare: la salita è piuttosto lunghetta, la strada è bella ma a tratti un po' strettina, in altri piuttosto ripida (13°! ).

Osservatorio
All'arrivo rimaniamo a bocca aperta : il luogo è veramente magnifico, l'osservatorio affascinante ed il panorama mozzafiato!!!! So che è visitabile solo su prenotazione e purtroppo per oggi non è più possibile, ma sono contenta ugualmente anche perché ero curiosa di capire l'accessibilità ai camper: i parcheggi  non sono enormi ma, magari arrivando presto, ci si può sistemare.
 Dopo aver pranzato e passeggiato, partiamo per il Monginevro dove dormiremo soli nell'enorme area camper: non abbiamo problemi e trascorriamo una tranquilla nottata.
 Al mattino salutiamo le marmotte e scendiamo Briançon e poi  verso la Provenza.

La prima tappa è il Colorado Provençal  (luogo fratello del Sentiero delle Ocre  di Roussillon già visitato in precedenza), dove potremo ammirare le cave di ocra.



Il Colorado Provençal è molto diverso dal secondo citato perché molto più "selvaggio": è formato da tre percorsi di diversa lunghezza, ad ingresso libero, due dei quali sono a tratti abbastanza impervi e non adatti a chi ha difficoltà di deambulazione, ma adattissimi a tutte le età di chi non ne ha (senza passeggini eh!), si cammina nei boschi, a tratti in salita e si giunge all'improvviso nei pressi delle vecchie cave che rivelano colori e formazioni stupende. Il terzo percorso è in piano ed adatto a chiunque.
Stanchi ma contenti, alla fine del giro durato più di due ore ( abbiamo tagliato un po' ) , decidiamo  di restare per la notte, pagando un sovrapprezzo di 4€  al parcheggio, costato 8€.

Il Sentiero delle Ocre, di cui parlo in quest'altro post , è un luogo organizzato e circoscritto , con ingresso a pagamento (per chi non ha voglia di leggere l'altro post, aggiungo che è magnifico).

Il mattino andiamo sparati verso la meta del viaggio e cioè il Castello ed il Borgo di Baux de Provence
 che Mario, amante dei castelli in rovina, piuttosto che di quelli visitabili all'interno, desidera vedere da tempo. Il navigatore ed un mercato a St. Remy de Provence ci complicano un po' la vita ed arriviamo in zona da una strada secondaria che però ci permette una vista sul borgo e sul castello veramente eccezionale! C'è un vento freddo notevole , ma non desistiamo dal fermarci ad ammirare il panorama e incominciare a scattare qualche foto.

Abbiamo qualche difficoltà a trovare parcheggio perché c'è tantissima gente che, francamente, visto il giorno feriale, non mi aspettavo. Il nostro camper è piccolo (meno di 6 metri) e quindi riusciamo a trovare lungo la strada in discesa sotto al borgo, un posticino anche per noi (tutti i parcheggi sono a pagamento).
Contenti di aver risolto cominciamo la visita al borgo medievale, molto carino e pieno di negozietti, entreremo al castello dopo pranzo perché c'è uno spettacolo alle 14.30,  non prima di esserci dotati di audioguida in italiano: il luogo è veramente affascinante, il castello dominava tutta la zona e quindi il panorama è magnifico,
Assistiamo anche allo spettacolo di combattimenti.....carino ma non eccezionale; Mario sale su tutte le torri dove è possibile accedere e ne scende molto soddisfatto, sconsigliandomi di andare a mia volta vista la difficoltà in  qualche punto..... ma chi ci pensava?????

Più tardi entro solo io a Carrières de Lumières, vecchie cave di bauxite (il minerale, di cui è ricca tutta la zona, prende il nome proprio da Baux) recuperate a nuova vita con la proiezione di quadri a tema accompagnate da musica. A parte la maestosità delle cave, lo spettacolo non mi ha
particolarmente entusiasmato, forse perché  la sequenza dei quadri di Chagall non era di mio gradimento......

La giornata è stata piena, cerchiamo quindi un posto dove trascorrere la notte ed andiamo al campeggio Les Romarins a Maussans les Alpilles a pochissimi chilometri da Le Baux; due passi in paese per un po' di spesa e poi riposo.



Il giorno successivo ci dirigiamo verso St, Remy de Provence, fermandoci prima a Les Antiques, la zona archeologica dell'antica città romana di Glanum: purtroppo possiamo sono ammirare la parte esterna, un bellissimo Mausoleo a torre e l'Arco di trionfo, perché tutta la zona archeologica è chiusa, eccezionalmente, proprio quel giorno lì!
A St Remy troviamo un comodo parcheggio vicino al campo sportivo e arriviamo in centro seguendo le comode indicazioni, gironzoliamo un po' e torniamo in camper per pranzare.

La tappa successiva è Avignone, che abbiamo già visitato qualche anno fa ma che vorremmo rivedere in una stagione migliore.
Il profilo della città (o skyline come si dice ora) è sempre veramente un colpo d'occhio magnifico, il Palazzo dei Papi l'avevamo già visitato quindi lo ammiriamo da fuori, il famoso ponte è sempre lì,  ammiriamo la piazza dell'Hotel de la Ville dove c'è ancora la giostra di cavalli che pensavamo fosse lì, l'altra volta, per le festività natalizie, gironzoliamo per le viuzze....birretta e poi andiamo verso il fiume  dove utilizziamo un traghetto per tornare al campeggio, dopo una passeggiata-sfogo di Siria nel verde.

Io avrei voglia di fermarmi ancora a Fontaine de Vaucluse, ma è meglio cominciare a macinare un po' di strada verso casa; abbiamo ancora una tappa da fare qui in Provenza.

Infatti arriviamo a Lourmarin, descritta come gradevole borgo con un castello rinascimentale, troviamo abbastanza facilmente parcheggio e ci avviamo alla visita. Il borgo è davvero gradevole, c'è anche il mercato, che come tutti i mercati provenzali, è veramente simpatico e colorato; tanti negozietti e ristorantini. Sopra una piccola altura spicca il piccolo castello che visiterò io nel pomeriggio, dopo aver pranzato, appunto, in uno dei ristorantini. Mario, nel frattempo, si riposa in camper, prudentemente spostato all'ombra e dopo aver lasciato Siria scorrazzare nei prati. (Nota da camperista: dal castello si vede un parcheggio appena fuori il centro abitato, su erba, dove notiamo macchine ma soprattutto camper con veranda aperta!!! Buono a sapersi)


Decidiamo di continuare le manovre d'avvicinamento a casa e ci avviamo verso Barcellonette, dato che abbiamo deciso di provare la strada del Col della Maddalena (Col de  Larche in francese ), fermandoci a dormire in una piccola area di sosta per camper lungo la strada, all'altezza del Lago di Serre Ponçon (n 44° 27'27"  e 6° 17 '30").

La valle e la salita al Col de Larche sono molto belle, panorami stupendi e, sorpresa delle sorprese, in prossimità del passo, le marmotte attraversano persino la strada!
Fortunatamente la nostra velocità è bassa e le marmotte svelte .....
Anche al passo dove ci fermiamo un po' (poco perché fa un freddo pazzesco) ci sono marmotte ovunque: francamente non ne abbiamo mai viste così tante insieme !

Scendiamo il versante italiano, ci fermiamo per pranzare e poi andiamo verso casa, Milano, perché il maltempo ci insegue dalla Francia e ci raggiunge anche .........

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